In media -0,6% nel primo semestre 2019, in Abruzzo -10%
Prosegue il trend di riduzione della spesa per farmaci erogati dalle farmacie in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. Nel periodo gennaio-giugno 2019 ha fatto registrare un calo del -0,6% rispetto allo stesso periodo del 2018, anche se con ampie differenze a livello regionale. A renderlo noto è Federfarma, che ha pubblicato sul portale i dati della spesa farmaceutica del primo semestre dell'anno che sta per finire. Da gennaio a giugno 2019 le ricette sono state oltre 295 milioni, pari in media a 4,89 ricette per ciascun cittadino e le confezioni di medicinali erogate a carico del Ssn sono state oltre 566 milioni. Ogni cittadino ha ritirato in farmacia in media 9,4 confezioni di medicinali a carico della sanità pubblica, di prezzo medio pari a 9 euro.
Nei primi sei mesi del 2019, il calo complessivo medio della spesa è stato determinato da una diminuzione del -0,3% del numero delle ricette del Servizio Sanitario Nazionale e da una riduzione del valore medio della ricetta (netto -0,3%; lordo -0,4%). Il calo è molto evidente in Abruzzo (-10%), seguito dalla provincia di Bolzano (-3,4%), da Friuli Venezia Giulia (-2,8%) e Veneto (-2,7%). La spesa è invece in aumento in Emilia-Romagna (+1,9%), Lombardia (+1,5%), Basilicata (+1,2%), e Sicilia (+0,9%). Le farmacie continuano a dare un importante contributo al contenimento della spesa, sia con la diffusione degli equivalenti che con lo sconto per fasce di prezzo, che ha prodotto nel primo semestre 2019 un risparmio di circa 165 milioni di euro.
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